Passa ai contenuti principali

L'ESERCITO DEL SURF



L'ESERCITO DEL SURF
A Porto San Giorgio, borgo in campagna, anche elettorale, mia madre ha ricevuto una telefonata a nome del candidato sindaco Roberto Mandolesi, che è avvocato ma non conosce la legge: ci ha pensato la mia anziana mater terribilis a ricordargliela, e l'ignoto telefonista ha messo giù. Il tutto, naturalmente, all'insegna del nuovo modo di fare politica. Ma che nuovo modo è, se nel villaggio sciamano scorie che si chiamano Cicchitto, Gasparri, Mantovano eccetera? Il tg 3 Marche, che è governativo a prescindere, ha lanciato come notizia clamorosa la visita a Jesi di personalità del calibro di Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Le giovani leve si contendono i babbioni come fossero totem. Allora che bisogno c'è di nuova politica? E in cosa sarebbe da rottamare quella vecchia, se tutti la chiamano, la scappellano, la lisciano? Pessimi sono sempre gli altri. Noi siamo i giovani, i giovani, i giovani, l'esercito del surf: Casini, che è lì che briga fin dal Mundial di Spagna, ha annunciato rinnovamento, ringiovanimento nel partito. Tranne lui, s'intende. L'età media è sui 60 e nessuno vuol togliersi dai coglioni, i partitelli nati vecchi si moltiplicano, adesso arriva pure Beppe Grillo, classe 1948, e ce lo dà lui il cimitero degli elefanti. Il nonno che avanza. Dal canto suo il giovane Alfano, che è il paralume di Berlusconi, annuncia una novità folgorante, una candidatura strepitosa dopo le amministrative. Sapevo io, che prima o poi Moggi lo lanciavano.
C'è altro? Sì, c'è il presidente Napolitano che lacrima, tanto per cambiare, perché “i giovani (che sono il futuro) stanno lontani dalla politica”. Considerando che l'attuale politica è fatta di: lingotti, diamanti, dossier, spionaggi, amanti, orge, figli debosciati, criminalità organizzata, investimenti in paradisi fiscali, ruberie a man salva, rimborsi elettorali che spariscono a bòtte di 200 milioni per volta, depravazione, prostituzione, resort da 7000 euro a notte, cene da 35mila euro a sera (beati i poveri, vero Formigoni?), aerei privati e pubbliche virtù, che i giovani stiano alla larga da tutto questo pare una buona notizia. Ma il nostro giovane presidente della Repubblica ci frigna sopra. Come nella canzoncina di Jannacci, e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam.

Commenti

  1. Ciao Massimo,
    il panorama generale mi deprime, mi soffoca, avrei bisogno anche solo di un respiro d'aria nuova, invece, ogni volta che accendi un televisore o apri un giornale senti solo il peso di un italia vecchia, ciatta e logora. Le parole dei vecchi tromboni imbottiti di soldi e di interessi mi soffocano, vorrei che almeno noi giovani facessimo, io per primo, un bagno di umiltà, perché se continuiamo di questo passo, il nostro futuro sarà solo un immmenso deserto di terra bruciata e niente nasce da deserto. Vorrei spaccarmi la testa contro il muro della realtà, basta con l'inseguire sciocche ambizioni. Sono stanco... molto stanco... ed essere stanchi a 24 anni è un male, lo so. Magari la mia stanchezza deriva solo la fatto che respiro e respiriamo aria stagnante e noi giovani cretini in perenne apnena, siamo relitti in un mare di apatia e da essa ci facciamo cullare... lo so... il primo passo è ammetterlo. Che tristezza!
    Marco Tortelli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il secondo è non ricascarci. votando tanto per votare.

      Elimina
    2. eh... che vo' fa? Votare no. Non votare nemmeno. Allora mi domando: in concreto cosa può fare un cittadino medio, magari ancora studente, senza lavoro, con nessun "profilo professionale" chiamiamolo cosi va.... che può fare? boh... ?!?
      Marco T.

      Elimina
    3. "Che può fare un povero ragazzo, se non suonare in una rock and roll band?"

      Elimina
    4. Non ho capito la tua risposta... comunque l'orologio del blog è sballato... io non ho commentato alle 07.18...
      Marco

      Elimina
    5. mick jagger, "street fighting man", 1968.

      Elimina

Posta un commento