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Torno alla compagnia dei giorni muti |
COME
MIELE SUL PANE
Questo
è l'ultimo gesto. Che donarsi
Ad
ogni costo costa. In tutti i sensi.
Riarsi
Gli
scompensi decanto
Nel
discanto
Del
rispetto immenso che t'ho offerto
Mutando
più pelli del serpente
T'ho
morso a morte. Svegliato. Costretto
A
pentirti. Tradito mai.
Ma
stanco
Sono
d'essere stanco di provarci
Ridere.
Sorridere ugualmente
Nonostante...
Stanco
delle brezze controvento
Sacrificando
la mia tenerezza
Lasciandomi
fraintendere ad oltranza
Stanco
del tuo sgomento, del mio spento
Soffrirmi.
Stanco di finzioni
Torno
alla compagnia dei giorni muti
Agl'imbuti
della rassegnazione
L'ultimo
gesto. Che non c'è più gusto
Se
insisto stupido a saltare il pasto
Dura
un mattino, estate a san Martino
L'avventura
Chiudo
il cuore, asciugo le parole
E
mi perdonerai le scorribande
Arruffate,
furibonde d'onde
Di
colore contro ogni grigiore
Contorsioni
a spremere emozioni
Come
miele sul pane per nutrire
Silenti
sensi tuoi, inutili orpelli
Prenderti
se mai per i capelli
Trascinandoti
nell'orbita mia
Assurda
idea, che sorda
Vola
via
Ancora
un giro
L'ultimo
davvero
Ultimo
appello
Prendo
cappello
Addio
Addio
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