UN GANCIO FAVOLOSO
Come non bastassero le cazzate di Monti, quelle di chi gli paralizza contro il Paese, i regimi normativi che cambiano ogni giorno, e la vita in genere grama, gli imbecilli che la peggiorano vieppiù li trovo tutti io, con la lanterna, come il più sfigato dei Diogene. In piscina, giusto quella mezzora per non pensare (e neppure lì puoi farne a meno). Tutte le corsie occupate. Ne scelgo una, m'immergo in punta di bracciate, tengo la destra come in autostrada. Arriva un bestione, si capisce che è tronfio, prepotente da come nuota, ma che dico nuota?, sfascia l'acqua, la piglia a schiaffi, deborda dappertutto. Non riesco a fermarlo e mi arriva una manata in faccia. “Attenzione” dico “se ci stringiamo un po' possiamo nuotare entrambi”. Mi risponde con una gragnuola di insulti e conclude, qui ci sto io, vattene affanculo in un'altra corsia, spastico. Non credo alle mie orecchie, gli faccio notare che tutte le corsie sono già piene e gli dico di stare calmo. Altra raffica di insulti, minacce, urla e il climax, “Vaffanculo, testa di cazzo tu e quel pezzo di merda di tuo padre”. La sventola è partita da sola. Mi sono sentito sollevare sull'acqua e un gancio così perfetto non sapevo di averlo, non penso sia neanche merito degli allenamenti al sacco, è stato un momento mistico. Non so dove sia arrivato di preciso, ma sono sicuro che, là dove sono, mio padre e Joe Frazier si saranno dati il cinque. Peccato che poi me l'hanno tolto dalle mani, non avevo mica finito. Dopo averlo avvisato che, se fiatava ancora, lo affogavo lì, son salito a spiegarmi col ragazzotto della piscina, che quasi quasi se la prendeva con me, come a scuola quando un compagno ti dava il tormento e la maestra diceva “Su da bravi andate d'accordo”, e, quando ho tagliato corto, lo sbruffone non l'ho visto più. Sono andato a cercarlo negli spogliatoi, se non è filato via ancora zuppo sarà cascato nel cesso, o forse ero io così infuriato da non averlo più riconosciuto senza cuffietta. Allora sono tornato in vasca, ma a quel punto, più che nuotare fumavo sull'acqua. E così anche l'unica mezzora di requie è andata a farsi fottere. Perché ci sono coglioni così, e soprattutto perché ci sbatto contro sempre io, perfino in ammollo? Non bastano Monti, le sue cazzate e quelle degli autotrasportatori che mandano in coma un Paese?
Come non bastassero le cazzate di Monti, quelle di chi gli paralizza contro il Paese, i regimi normativi che cambiano ogni giorno, e la vita in genere grama, gli imbecilli che la peggiorano vieppiù li trovo tutti io, con la lanterna, come il più sfigato dei Diogene. In piscina, giusto quella mezzora per non pensare (e neppure lì puoi farne a meno). Tutte le corsie occupate. Ne scelgo una, m'immergo in punta di bracciate, tengo la destra come in autostrada. Arriva un bestione, si capisce che è tronfio, prepotente da come nuota, ma che dico nuota?, sfascia l'acqua, la piglia a schiaffi, deborda dappertutto. Non riesco a fermarlo e mi arriva una manata in faccia. “Attenzione” dico “se ci stringiamo un po' possiamo nuotare entrambi”. Mi risponde con una gragnuola di insulti e conclude, qui ci sto io, vattene affanculo in un'altra corsia, spastico. Non credo alle mie orecchie, gli faccio notare che tutte le corsie sono già piene e gli dico di stare calmo. Altra raffica di insulti, minacce, urla e il climax, “Vaffanculo, testa di cazzo tu e quel pezzo di merda di tuo padre”. La sventola è partita da sola. Mi sono sentito sollevare sull'acqua e un gancio così perfetto non sapevo di averlo, non penso sia neanche merito degli allenamenti al sacco, è stato un momento mistico. Non so dove sia arrivato di preciso, ma sono sicuro che, là dove sono, mio padre e Joe Frazier si saranno dati il cinque. Peccato che poi me l'hanno tolto dalle mani, non avevo mica finito. Dopo averlo avvisato che, se fiatava ancora, lo affogavo lì, son salito a spiegarmi col ragazzotto della piscina, che quasi quasi se la prendeva con me, come a scuola quando un compagno ti dava il tormento e la maestra diceva “Su da bravi andate d'accordo”, e, quando ho tagliato corto, lo sbruffone non l'ho visto più. Sono andato a cercarlo negli spogliatoi, se non è filato via ancora zuppo sarà cascato nel cesso, o forse ero io così infuriato da non averlo più riconosciuto senza cuffietta. Allora sono tornato in vasca, ma a quel punto, più che nuotare fumavo sull'acqua. E così anche l'unica mezzora di requie è andata a farsi fottere. Perché ci sono coglioni così, e soprattutto perché ci sbatto contro sempre io, perfino in ammollo? Non bastano Monti, le sue cazzate e quelle degli autotrasportatori che mandano in coma un Paese?
Caro Massimo,
RispondiEliminanon è che li becchi solo tu, è che ormai ce ne sono talmente tanti di imbecilli in giro che schivarli è praticamente impossibile.
In bocca al lupo per il tuo spettacolo.
Un abbraccio.
Ciao,
Danilo.
imbecilli, idioti, strafottenti, galletti dal petto troppo gonfio, sono tanti ma non molti.alcuni hanno anche un vago aspetto intellettuale. sempre pronti ad alzare la voce(e non solo) quando non sanno come argomentare. ti vien voglia di uscire sempre più di rado, preferisci avere più rapporti con le case che con le persone.
RispondiEliminaciao
Francesco.