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QUARANTENA

Carlo Carrà, Uscita dal teatro
QUARANTENA
Dove siete adesso
Dove siete andati
Tramutato un sogno
Tramontato un pugno
Io mi guardo indietro
Nel teatro vuoto
Vedo la mia ombra
Non mi sembra vero
Ciò ch'è appena stato
Sono ancora solo
Sono sempre un filo
Steso nell'ignoto
Piangere il rimpianto
Non sarà il mio canto
L'infelicità
Oso, sono qua
Dove siete adesso
Io vi aspetto invano
Io relitto osceno
Più inutile e stanco
Più vile e più monco
D'una notte attesa
L'ultima sorpresa
D'una vita uccisa
Da un feroce colmo
Di luce ferita
Che si fa contrario
Come questo faro
Proprio sopra il palco
Fuori qualche passo
S'allontana svelto
La mia quarantena
Torna senza volto
Dove siete adesso
Mie presenze assenti
Coscienze invadenti
Stanze del mio mondo
Ho vinto e mi perdo
Nel nulla più sordo
Quello che io sono
Quello che ricordo
E non mi perdono
Quella sete addosso
D'essere diverso
Quelle sete rosse
Per ornare un verso
Delirante forse
Certo un po' invadente
D'anima lacerto
Ma così importante
Se ci penso un lusso
Qualcosa d'immenso
Dove siete adesso
Dove siete adesso

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