A voi non succede mai? Dico l'aggressione del ricordo, quel venire investiti da cose già vissute e lasciarsene invadere anzi andarle a cercare. Forse è vero che siamo la somma dei nostri traumi, dei desideri mancati, delle gioie sbiadite. Che siamo anelli di memoria, come quelli del tronco degli alberi. Adesso mi torna ancora l'incantesimo di quel Mondiale, 1982: i colori, i rituali. I giornali, le mattine dopo. Vado a scandagliare i filmati su Youtube, leggo libri vecchi e nuovi e so che per un po' sarò ostaggio di quel tempo distrutto. Mi sentirò più vecchio uscendone. Aspetterò di tornare in quella stanza colma di spettri, magari visitandone altre: le battaglie di Muhammad Ali, le messe empie dei Rolling Stones, di Renato Zero, di Frank Zappa, la fine impossibile di Chet Baker, le cavalcate del Milan e quel giorno a San Siro c'ero anch'io a cogliere la stella che Rivera ci portava in un sudato pomeriggio di maggio e rivedo una girandola di carta sugli spalt...