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Dove sono Lilly e Milou? |
HAPPY
END
Siamo
tornati alla Tenuta del Conte, da Alberto e Maria Grazia, a vedere
come stava la gattina salvata dieci giorni fa. Con una punta di
trepidazione, perché quando sono così piccoli non si sa mai. Sta
bene. Anzi benone. È ancora minuscola – ma cos'era, quando
l'abbiamo trovata? - ma pare rifiorita. Il pelo lucido, lo sguardo
vispo. L'ho presa in mano e ha fatto un mare di fusa, proprio come
quando l'avevo raccattata dalla strada, in attesa della morte. L'ho
presa in mano e non pesava niente e sono stato una mano sconosciuta
per lei, ma lei per me era un piccolo tesoro, il sospetto d'aver
fatto qualcosa di buono nella vita. Si scambiava musate con l'altra
gattina, Milou, che ha solo poche settimane in più; ma pure con
Spina, la randagia che Alberto ha riscattato da una orrenda galera di
un metro per un metro, e dalla Labrador, stupenda, che non ricordo
come si chiama ma è il cane più affettuoso del mondo. “Siamo
andati in campagna, a cogliere pomodori” mi raccontava Alberto “e
a un certo punto, arrivano tutti in fila: Spina, l'altra, poi Milou e
infine Lilly. Una famiglia allargata”. Dicono che è Lilly molto
buona, che cerca molto l'affetto. Non mi stupisce, doveva avere pochi
giorni quando è stata abbandonata e da allora aveva sempre vissuto a
stento, allo sbando. Pesava pochi grammi quando l'avevano trovata,
nutrita alla meglio, e ancora dopo giorni, fino alla sera in cui
l'abbiamo vista noi, si trascinava a fatica. Dio solo sa la fatica di
correrci dietro. Era proprio la forza della disperazione. L'hanno
chiamata Lilly, e zompettava felice, o almeno così ci è piaciuto
vederla, per il grande prato del bed and breakfast, avanti e indietro
dal cancello, perennemente divertita, eccitata da qualcosa. Lì sta
bene, la strada dove l'avevamo sorpresa, e dove ci aveva seguito a
lungo, chiedendo a suo modo di essere salvata, non è neanche più un
ricordo. Mi spiace di non avere potuto prenderle una foto, perché è
una micina bellissima, bianca e nera con gli occhi chiari. Ma non
possiedo un i-phone, ho ancora il vecchio catorcio che era di mio
padre. Siamo andati via nel tramonto, contenti mia moglie ed io, come
due bambini. Fosse così facile salvare anche gli umani.
bella storia, bel lieto fine
RispondiEliminaQuasi trasgressivo
Eliminalunga vita a Lilly (purché non abbia niente a che fare con la nota puzzona... mai sarà possibile, ovviamente).
RispondiElimina:-)