Meno
male che Grillo c'è. Su Twitter i grillini minacciano di morte
Pierluigi Battista e i suoi familiari. Su Facebook, via blog del
padrone, i grillini rivolgono minacce o auguri di morte e di stupro
alla Boldrini. Alla Camera i grillini patentati, cioè eletti in
quanto tali, assaltano l'aula, caricano l'ufficio di Presidenza, un
onorevole grillino simula atti masturbatori mentre parla, un altro
rivolge alle colleghe del PD epiteti da taverna. Nessuno se ne
stupisce, perchè questa è stata la cifra del grillismo fin dal
primo vagito, anzi dal primo rutto. E ci vuol davvero la faccia tosta
del Fatto a scrivere dei “nove milioni di persone che hanno
votato Cinquestelle non certo per vedere trasformata la loro passione
civile nel più volgare turpiloquio”. No? Ma li hanno votati
precisamente per quello, per i vaffanculo, per le accuse di demenza
senile, per gli insulti stercorari di matrice fascista, per le
minacce, per le escandescenze, prima del santone poi di tutta la
setta. Fiancheggiata da certe testate, della stampa o televisive come
La7 (per non dire della solita pletora di “artisti” di
complemento, tardi di comprendonio fino a che non è tardi). Ora, non
si capisce perché certi individui dovrebbero andare immuni, o meglio
impuni, dal disprezzo che si deve, per esempio, ai sodali dei
neofascisti apologetici dei campi di concentramento o dei
filoterroristi che sparacchiano e mettono bombette a estro. Passione
civile? I grillini, più che confermarlo, stanno ribadendo con forza,
facendone motivo di vanto e distinzione, di essere quelli che sono
sempre stati, che ci si aspettava che fossero: “Noi non tradiamo,
non ci facciamo addomesticare”. Infatti restano esaltati che
mettono nel mirino i giornalisti, che augurano e preannunciano loro
“disgrazie”, che vogliono violentare e bruciare donne additate
all'odio dal santone. Questa setta è stata sorretta, sponsorizzata,
difesa, pompata (per usare un termine appropriato) oltre ogni
imbarazzo ed ogni vergogna da certa stampa, scaduta al rango delle
groupie più imbarazzanti e a volte patetiche. Ma quelle stesse
groupie ancora predicano, additano, insultano, rinfacciano,
definiscono “servi” e “schiavi” tutti quanti – e meno male
- non sono come loro, totalmente incurabili, immuni ad ogni rigurgito
di dignità. Perché questi presunti tanto, ma presuntuosi di più, o
non capivano cosa facevano, e allora sono da interdire e comunque non
in grado di fare il mestiere che fanno (anche alla luce delle magre
figure rimediate nel campo della cronaca antimafia, della fedeltà
rivolta a certi pentiti). O lo capivano benissimo e allora sono stati
sodali, sono stati complici. Un minimo di autocritica, di senso di
responsabilità, di ritegno da questa gente è escluso, loro sono
peggio di Casini. Ma invitarli alla cuccia, a chiudere la bocca non
sarebbe male. Tipo i Justin Bieber che apostrofano una donna come
“non collega”, e potrebbero dirlo verso chiunque ma solo per
mortificazione, per constatazione del proprio livello. Non certo per
la patetica spocchia che li tinge.
Sono d' accordo con Del Papa. I parlamentari grillini- non quindi un gruppuscolo di un centro sociale- sono stati eletti esattamente per quello che sono e dimostrano di essere ( anche se il partitocraticume scommetteva li avrebbe addomesticati:missione fallita ). Ora la domanda è:come si fa se un quarto degli elettori non ne può più di Bersani Renzi Berlusconi Casini Boldrini Napolitano Grasso etc etc etc etc.? Solo questo è il punto.La mia risposta sarebbe che finirà come in passato è finita con altri movimenti partiti antisistema: Pannella, Lega degli inizi. Senonchè in passato la gente stava più o meno bene. Oggi il sistema mostra la corda, e allora gli esiti possono anche essere imprevedibili
RispondiEliminaCaro Massimo, un po' che non ti scrivo ma, anche se più sporadicamente, ti seguo, e in questa vita sempre più di fretta credo sia una bella cosa, no? Fermarsi e leggere con calma, perché non si dimenticano le cose interessanti. Invecchi bene, Max...
EliminaPienamente d'accordo con il commento di Anomimo. Sillaba per sillaba.
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