La
verità più disarmante sta in un film di Piedone lo sbirro.
Dice l'avvocato intrallazzone implicato con la camorra: “Lei lo sa
Piedone: la politica comanda, la polizia obbedisce”. Nella
sceneggiata dello stadio Olimpico la polizia non è il problema, è
il sintomo: coi capibastone si tratta anzi li si investe dell'ordine
pubblico perché lo Stato democratico, fondato sul mercimonio dei
voti che danno il potere, rispetta da pari a pari i mascalzoni e
schiaccia, spazza via i ragazzini come Cucchi e Aldrovandi. Lo sa
anche il premier rivoluzionario, in tribuna vicino ai suoi sponsor
Della Valle padroni della Fiorentina senza dire una parola, lo Stato
che osserva, più indifferente che impotente, poi si alza e se ne va
sorridendo. La politica comanda, la polizia obbedisce e ogni tanto,
per frustrazione, per esplosione, stufa di prenderle da balordi da
curva o da centro sociale, spacca qualche osso, qualche cranio a
caso. Quelli come Jenny 'a carogna, che pare un personaggio da
commedia pecoreccia o l'altro, Gastone che ha sparato a un altro
ultrà ed era stato un collettore di voti neofascisti per l'ex
sindaco Alemanno, sono matti violenti, lo Stato potrebbe eliminarli
in pochi secondi mandando qualche seconda fila dei Servizi, invece li
tutelano; più li condannano con le sentenze e i daspo, e più li
lasciano liberi di dare i numeri, di creare disordini che
sbalordiscono l'Europa. La politica comanda, la polizia si adegua.
Piedone non si fa impressionare, incarica l'avvocato intrallazzone di
un'ambasciata: “Dica al suo protetto, Ferdinando 'o Barone, che
quando Piedone lo trova, gli fa 'nu mazzo tanto”. Ma quello era un
film dove la razionalità narrativa fa sì che il bene, se non vince, almeno la impatti col male. La realtà
italiana è diversa, è quella di un'altra razionalità, perversa, irrazionale, ma endemica: la feccia potrebbe essere dispersa, annientata
se solo lo Stato volesse, se solo si decidesse. Ma non decide perché
quella feccia è protetta dal crimine organizzato che a sua volta è
protetto e protettore dei boss delle squadre di calcio che a loro
volta sono protetti e protettori della politica la quale condiziona,
blocca le istituzioni. Meglio trattare! E naturalmente non mancano quelli pagati per avallare una soluzione così sciagurata. In Inghilterra hanno asfaltato gli
hooligans, a New York Giuliani arginò un crimine di strada che
rendeva invivibile la metropoli, da noi sono 40 anni che si tratta,
cioè si obbedisce. Lo Stato democratico fin che può tratta, investe
Jenny 'a carogna dell'ordine pubblico allo stadio e poi lo rimanda a
casa sua con un grado malavitoso accresciuto in fama di paciere, di
tutore dell'ordine nei vicoli di sua competenza. Così si fa! Lo
Stato democratico mercanteggia, polizia e magistratura si adeguano,
poi per rifarsi lo Stato ha altri bersagli, altri mezzi come la cosca
di Equitalia della quale un pentito ha detto: “Quando noi puntiamo
un cittadino, quello è spacciato: non gli rimane che dissanguarsi o
uccidersi”. Cioè praticamente la stessa cosa. Lo Stato rispetta i
criminali, li accoglie nel suo Moloc con funzioni di centurioni, ma
gli onesti e gli inermi li disprezza e li annienta. La politica
comanda, il resto esegue e dal cerchio di questa democrazia
autoritaria, malata, non si esce. Ha scritto uno su Twitter: “In
Italia anche Gesù Cristo getterebbe la spugna”.
Caro Massimo, l'accostamento potrà apparire blasfemo ma leggendo questo pezzo non ho potuto non pensare al Pasolini luterano: "chi è in questa entropia, non può in nessun modo metafisicamente esserne fuori". Nemmeno Gesù Cristo, in effetti...
RispondiEliminaCarmine, da Milano
Cambiando canale , su rai movie ho appena incrociato Piedone lo sbirro che , seduto a tavolino con un tizio , pronuciava le fatidiche battute da te citate.
RispondiEliminaSei diventato una musa della rai? Ti tengono d'occhio ? Strane coincidenze !
- e bravo Piedone!
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