La rotonda dell'Ete Vivo
è un rondò sulla Statale alla fine di Porto San Giorgio, se lo
aggiri prosegui verso Pescara altrimenti entri in autostrada. In
dicembre è stato teatro della pagliacciata di una farsa, i Forconi a
dimensione locale, di villaggio, come a dire: dappertutto sì e noi
chi siamo? Allora hanno attaccato tutto intorno al guard rail della
rotonda alcune lenzuola sgrammaticate, messo una tenda canadese, un
punto di raccolta per notori fannulloni di paese e un paio di
sgallettate che fermavano il traffico, truccate in modo fuorviante,
per consegnare volantini analfabeti. A Capodanno sono spariti ma le
tracce di questi rivoluzionari che volevano rifare l'Italia sulle
orme di D'Azeglio, questi indignati contro i politici che rubavano
loro il meraviglioso Paese, quello maiuscolo, tricolore, e quello
minuscolo, il borgo, i cui politicanti locali i suddetti Forconi
passano la vita ad ossequiare, quelle tracce di bivacco sono rimaste:
legname sparso, resti di cassette ortofrutticole, un paio di bidoni
arrugginiti. Di tanta speme questo oggi ci resta. Sono andati via,
forse torneranno, l'Italia è tutta una rotonda ed è rimasta
intatta, la protesta ha sortito un triste inquinamento della rotonda:
chi ripulisce? I Forconi no, sono tornati al bar o in discoteca.
Tocca al Comune. Con quali soldi? Quelli di tutti, tranne i Forconi.
Loro sono rivoluzionari, mica si sporcano a rimuovere le proprie
scorie. Tocca a quelli che languivano in coda, un mese di paralisi
nel punto più trafficato del borgo e nessuno capiva perché: gli
italiani sono strana gente, intolleranti a tutto ciò che è inutile,
arrendevoli di fronte ad ogni sopruso ridicolo seppur ritinto di
pretesto. E se non avessero i politici, che maledicono ma in fondo
stimano, ossequiano e per i quali si accorano, non saprebbero chi
sono e cosa ci stanno a fare al mondo e in una rotonda.
che scriverti Massimo?
RispondiEliminase non che , la tua, e' un'analisi lucidissima e , inutilmente (ahinoi) vera.
anche dalle mie parti c'erano ragazze avvenenti che distribuivano volantini a noi automobilisti in coda ed in ritardo su tutto.
che strano spontaneismo.
Vp
a Milano una settimana di paglicciata forconiana in Piazzale Loreto ha bloccato il traffico in mezza città, una cosa indicibile, grovigli immani di auto proprio in prossimità del Natale, ossia nei giorni più congestionati dell'anno, tutte le vie adiacenti a Piazzale Loreto trasformate in una trappola mortale per automobilisti in preda a una crisi di nervi ...alla fine unica cosa tangibile una rissa con i tifosi dell'Ajax....
RispondiEliminaLucio
Letta è un impostore immane, lecca culo della Merkel, ma i forconi sono dei cazzoni e basta !
RispondiEliminaAnche a Trento i forconi hanno scelto la propria rotatoria a disturbare il traffico distribuendo volantini e sventolando tricolori. Sembrava un anticipo dei mondiali ormai imminenti. Più che una protesta è stato un passaparola un appuntamento allargato un invito dei social network . Disturbare non vuol dire protestare la rivoluzione deve essere reale non digitale
RispondiEliminaSta uscendo, grazie ai vostri messaggi, una sorta di spaccato, di piccola inchiesta sull'esito geografico dei forconi (nullo ovunque). Non mi dispiacerebbe continuarla.
RispondiEliminaA Verona presidio autostradale, più leoni di San Marco che tricolori, puzza di classe medio-fascio-alta e risotto con il tastasal per tutti. A 3 euro e 50 centesimi la porzione. Taaak!!! GG
RispondiEliminaA Latina, invece, patria di uno dei capoccioni dei Forconi (quello della Jaguar) la situazione è stava esaustivamente chiarita da un'immagine (vista coi miei occhi): Transitavo in macchina sulla strada statale Pontina (proveniente da Roma). All'altezza della rotonda di Borgo Piave ho visto un presidio dei Forconi con tanto di escavatori, trattori e polizia. Dal presidio si diffondeva sulla strada una densa nube bianca e grigia. " Cazzo" ho pensato " Qua rimango bloccato. Ci sono sicuramente gli scontri. Avranno incediato i blindati della polizia o i copertoni dei trattori". Mi sono avvicinato timoroso sperando di poter chiedere a qualche poliziotto di farmi passare. Arrivato di fronte al presidio ho notato l'origine del fumo rivoluzionar-forconesco: una gigantesca grigliata di salsicce e bistecche. Ah ! L'unico forcone che ho visto ce l'aveva in mano il "braciolaro" mentre girava le salamelle.
RispondiEliminaDavide
mercoledì 18 dic,verso le 17,vicino al casello dell'autostrada di parma nord,piccolo ingorgo e relativa coda di auto, dico piccolo perche ho perso solo 10 min.per uscirne.
RispondiEliminacomunque.2 forchette non particolarmente avvenenti con giubbino giallo fluo che distribuivano,come da copione ,volantini che però nessuno sembrava raccogliere.
poco più avanti 3 tizi con striscioni inneggianti disobbedienza e macchina della polstradale a fianco con 2 agenti tranquillamente appogiati ad essa a braccia conserte.
niente di che.