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MI MANCA DI FAR PACE


Ricevo da un lettore ed amico un dvd su Guareschi: è roba che scotta, e me la pregusto per una di queste notti. Intanto, mi preparo il palato scandagliando youtube dove m'imbatto in alcuni filmati sul grande Giovannino. C'è il suo rapporto difficile coi film tratti dalla saga di Mondo Piccolo, pellicole che lui giudicava edulcorate; e ci sono le due versioni a confronto, quella italiana e quella francese: sì, la “nostra” risente qua e là dell'ottusa critica vaticana e democristiana (Andreotti), ma è anche questione di una diversa gestualità, di un diverso linguaggio, di un umorismo dissimile. Guareschi, comprensibilmente geloso delle sue creature, non tollerava interventi, non capiva che la versione italiana, “purgata”, manteneva comunque una maggiore profondità nei caratteri, che ne uscivano meno fedeli ai racconti, meno violenti, ma umanamente più calibrati secondo esigenze di pellicola. Ma lui, lo racconta Montanelli in una clip collegata, era stato creato dal Padreterno appositamente per cercarsi dei guai, e per combinarne di nuovi. Pura dinamite! Don Camillo e Peppone che si agitavano e si azzuffavano nel suo cuore, e nella sua penna.
Sbaglia con De Gasperi: ma non chiede scusa né grazia a nessuno, si fa i suoi due anni di carcere duro che, sommati al lager sotto la guerra, lo riducono un ecce homo: morirà poco dopo, quel suo cuore inesausto ormai ridotto alla forza di un passerottino. “Qui” accusa Montanelli “c'è tutta l'ingratitudine e la cattiveria della Democrazia Cristiana, che a De Gasperi doveva l'essersi salvata nelle elezioni del '48. Un monumento dovevano fargli, altro che la galera”.
Montanelli si commuove e si diverte rimpiangendo Giovannino: “Un carattere unico, non sostituibile, non ripetibile. Uno scrittore che leggeva poco e nulla, ma universale”. Un fratello, ricorda Indro, con cui era impagabile litigare: tra bestemmie, minacce, insulti, si capivano al volo: “Non ho mai trovato un altro così affine, così parte di me: gli spaccherei la testa anche adesso”.
Capitemi: io non pretendo affatto di appaiarmi a gente così. Dico solo che so cosa vuol dire avere quel carattere, e patire almeno un cristiano che te lo perdoni (magari perché ce l'ha uguale). Mi manca, mi è sempre mancata un'amicizia da nutrire così; almeno una. Io non li capisco, i giornalisti, gli scrittori, gl'intellettuali d'oggi, mi sembrano marziani. Oppure il marziano son io, che non son nulla. Ma capisco perfettamente Giovannino, che gli capitavano in casa agenti letterari da tutto il mondo, per comperargli i diritti di traduzione, e lui non voleva riceverli, non si faceva trovare, andava a nascondersi (bestemmiando) sulla locomotiva che teneva in giardino, o sotto un pero. “In vita mia” scrive “ho sempre rimandato a domani quel che potevo fare oggi, e non ho mai tralasciato di sprecare alcuna occasione”. A me manca, di poter litigare a morte con qualcuno. Mi manca di far pace. Su internet non è la stessa cosa, non c'è gusto. E poi, chi li conosce? Si può litigare con uno che non hai mai visto, che non sai che faccia ha, che al primo canchero scappa via inorridito? Son capitato male, un accidente perduto nel tempo sbagliato, nel posto sbagliato. 
(dal Faro n. 23)

Commenti

  1. Guareschi è un altro Grande che ho riscoperto grazie a te. Ho ordinato un dvd sulla sua vita (immagino sia lo stesso), e ho visto quell'intervista a Montanelli, in questi giorni in cui leggo e rido con La scoperta di Milano. Giovannino parla meravigliosamente di sentimenti universali con parole semplici.
    vit

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  2. Queste sono le cose che mi fanno contento e mi fanno quasi sospettare una piccola utilità in tutto il mio abbaiare alla luna.

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  3. Max,
    non c'è forse un refuso, quando citi Montanelli e le votazioni del '48 ? il monumento non dovevano forse farlo a Guareschi ?
    comunque sono entrambi i miei personali giganti del giornalismo (e non solo) del'900....due origini differenti nel sangue, un toscano verace e un sanguigno della bassa, ma tante affinità....e poi quel filmato anni '50 di Montanelli (vestito in maniera improbabile)in cui Indro deve sfuggire alle fucilate di Giovannino che non vuole farsi intervistare ! ....ma perchè i migliori sono tutti morti ?

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  4. Appunto, la DC doveva tutto a Guareschi, era Montanelli a parlare. I migliori muoiono per costituzione, sono gli inutili quelli dei quali non ci liberiamo mai

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  5. Era umano......................la gran cazzata su De Gasperi...........è stato un grave errore professionale...........ma almeno non ha piagnucolato....non ha chiesto perdono...................non si è pentito............ha pagato...da uomo.....................Soprattutto negli errori e nelle sconfitti emerge lo spessore degli uomini ed in particolar modo degli intellettuali...............
    Lo hanno fatto quelli che hanno calunniato Tortora?
    Lo hanno fatto quelli che hanno infangato Calabresi?
    No......................Guareschi rimane un'anomalia....rispetto non solo all'Italia....ma all'umanità.....
    Forse Max....anche tu sei un'anomalia

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  6. a me , invece , il Montanelli , come il Biagi m'hanno sempre convinto molto poco, soprattutto il secondo.
    mio limite , sicuro.
    Guareschi un grande , vero e pulito Uomo popolare.
    vp

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  7. quindi la notizia che pubblicò su de gasperi venne riconosciuta come assolutamente falsa ?

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  8. Ci fu una sentenza di condanna, che implicitamente la riconosceva come tale. Guareschi ne accettò le conseguenze, ma non ammise mai l'errore. Il motivo, lo ipotizza Montanelli nella clip che ho citato.

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