Passa ai contenuti principali

UN GAMBERETTO SGUSCIATO


Dicembre 2011, manca un paio di giorni a Natale e sto sacramentando sotto il peso di un televisore d'epoca che mi frana addosso mentre cerco di montarci uno stramaledetto decoder. In casa siamo sul mesto andante, ma è Natale e si cerca di sorridere. Suona il telefono: è una inconfondibile voce nasale, ma sì, quella che la mattina, quando si alza, si piace un mucchio perché fa colazione con caffè e minacce: questo ed altro per la verità che non guarda nè a destra nè a sinistra, per cacciare gli scheletri dall'armadio senza riguardi per nessuno. "Come stai, volevo farti gli auguri di buone feste e avvisarti: dal prossimo anno non ci saranno più compensi. Ci piacerebbe che restassi con noi, che ci dessi una mano, il momento è duro, hanno ridimensionato i fondi pubblici e non possiamo più pagare, siamo tutti nella stessa barca, al massimo, se ci scappano, duecento euro una tantum. Gli altri hanno già tutti accettato, tu pensaci e fammi sapere. Buon Natale”. Dopo 14 anni di lavoro senza mai saltare un numero, trattando di politica, di mafia, di terrorismo, di stragi, di misteri, rischiando oltre il lecito per una elemosina imbarazzante. Oltre un anno dopo, in piena emorragia di collaboratori, qualcuno mi confiderà: non era vero che tutti avessimo accettato, nessuno aveva accettato una cosa del genere, ti fu fatta una tale porcata che non ebbi più neanche il coraggio di chiamarti, di scriverti io che restavo.
Ma adesso sono io che resto, fisso, una statua, il telefono in mano e lo sguardo nel vuoto. Mi accascio sul divano. Mia moglie mi guarda e non dice niente, poi mormora: oddio, anche questa: e adesso come facciamo senza più neanche quei due soldi? La guardo e non so rispondere. Mi prendo la testa fra le mani. Nello stesso momento, a circa 250 km di distanza, ma questa la prendo con beneficio d'inventario, si sentirebbero echeggiare risatine maligne e la stessa voce nasale, inconfondibile, avrebbe commentato: vedi che ce lo siamo levato dai coglioni. Altre risatine. Ripeto, è una indiscrezione che non posso confermare. Ma a figurarmi la scena, non fatico di certo. Poche ore dopo, il Pigmalione defenestrato comincia a far girare mail dove svela prebende e circostanze pazzesche. Mi par tutto incredibile, mi sale in gola un sapore che non ho mai provato prima ma è pessimo, non provo nè rabbia nè disperazione, solo un senso di vuoto che sta dentro, come mi avessero tolto tutti gli organi, un gamberetto sgusciato, gira tutto e non voglio più sapere niente, solo sparire. Poi arriverà tutto il resto e ancora non ci credo adesso che l'ho visto nero su bianco, cifra su cifra. Anche di queste cose ci si ammala. Proprio un bel Natale ho passato, me lo ricorderò per sempre.

Commenti

  1. Posso testimoniare la telefonata, lo sconcerto, le e-mail girate dopo...TUTTO! Soprattutto i bei momenti a seguire!

    RispondiElimina
  2. E pure lo squisito timbro nasale, visto che eravamo in viva voce.

    RispondiElimina
  3. una coincidenza che poco dopo aver fatto quelle proposte ai collaboratori siano circolate le mail del pigmalione ?

    RispondiElimina
  4. A Pigmalione non fotteva niente di noi, tant'è vero che il gioco l'avevano condotto sempre in due (lo scrive lui stesso). Quello che lo faceva arrabbiare, è che aveva dovuto rinunciare alla buonuscita doppia (per sè e per la moglie), del tutto proporzionata a quanto percepiva da socio-direttore. E' sempre lui a scriverlo nella sua autobiografia.

    RispondiElimina
  5. Il "Max" dello squallore...., che gioca con la vita degli altri.

    RispondiElimina
  6. Sì ma qui si parla della Mucchiassassina, della sua squisita sensibilità e correttezza (e tonalità vocale).

    RispondiElimina
  7. Vivere con 400 Euro al mese non è possibile.
    Se lo hai fatto per 14 anni significa che che non avevi/non hai bisogno di soldi per campare, dunque saresti andato in fabbrica a 1200.
    La stragrande maggioranza degli italiani, ha una situazione patrimoniale famigliare in grado di supplire a salari da miseria o da puri sussidi come quello che sostieni avere recepito.

    RispondiElimina
  8. Mai sottovalutare le possibilità umane: anche una testa di cazzo come te sembrerebbe impossibile in natura, e invece...

    RispondiElimina

Posta un commento