Non
è solo la fine di un ciclo, è la fine di un modo di stare al mondo,
di un atteggiamento. Il Real Madrid spazzato via, come il Barcellona
del resto, da due squadre tedesche, che si disputano la finale di
Champion. Mourinho che si toglie da las cabasisos, se ne va, anzi
torna, al Chelsea. Per carità, abbiamo i nostri problemi con la
Germania, ma è proprio per Mou che son contento. Non mi addentro in
faccende squisitamente sportive, mi fermo agli epifenomeni: mi par di
capire che le squadre spagnole s'erano montate da lungo tempo la
testa, e questo rompicoglioni di portoghese più di tutti. Bene, la
sua eclissi è quella di un mondo, di una filosofia chiamata
spocchia. Ce n'è parecchi anche qua: gente che non ha altro che la
spocchia, nullità raccomandate, cretini esperti di tutto che
brillano solo per mediocrità, per banalità. Mourinho ha
un'arroganza quasi patologica, quasi comica, che ha messo in
discussione il suo valore quale che fosse: quelli così, alla fine
vengono ricordati, passano alla storia più per la tracotanza che per
i successi. Restano macchiette di se stessi. Ecco, nel suo caso è
proprio la boria, la spocchia, che arriva al capolinea, che abbassa
la cresta e vien da pensare che, ogni tanto, se pure non c'è un Dio,
se la provvidenza è una favola per gonzi, se la giustizia divina è
addirittura un mito offensivo, però almeno, ogni tanto, ci pensa il
tempo a rimettere a posto le cose. Il tempo, che magari se la piglia
comoda, ma a lungo andare si rivela un cinico galantuomo. Di cretini,
di gente che convince chi l'ascolta di essere un campione a forza di
ripeterlo, ce ne sarà sempre. Ma, ogni tanto, vederne uno rotolare
nella polvere, lasciare il campo a orecchie basse, non è male. Siamo
pieni di spocchiosi, di stalentati arroganti, ci saturano, ci stanno
in gola. Avremmo bisogno di un po' più di umiltà vera, non
recitata, di semplicità che non venga considerata povertà di
spirito ma la serenità di chi non ha bisogno d'impancarsi. Là fuori
è pieno di stronzi che si pigliano davvero troppo sul serio, che
pretendono d'esser trattati come padreterni e magari, tra una
sboronata e l'altra, giocano pure al basso profilo. Avanti il
prossimo.
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