Vedi
un po', ci si stupisce che Grillo faccia il Grillo e i grillini
facciano i grillini, cioè obbediscano al dittatore nel bunker: e ci
vuole la faccia tosta o la stupidità del primo deluso, Travaglio, a
sostenere che “fino a ieri checché se ne dica i grillini non
avevano sbagliato niente”. Checché se ne dica, chi ragiona così è
un pazzo, fino a ieri il 5 Stelle aveva sbagliato tutto, aveva
sbagliato a nascere; al Fatto liquidano tutto con “un po' di
supponenza, di inesperienza”, e sembra parlino di loro stessi. Ma,
semplicemente, questo non partito, questo movimento che non era
neanche un movimento ma una setta di cretini, non poteva fare più di
quello che ha fatto e cioè figure demenziali e tragicomiche, per
assoluta e totale mancanza di presupposti e di fondamenti. Ci voleva
Travaglio con gli spiccioli del Fatto Quotidiano per dar credito a
gente che va in Parlamento in biciclo, in tandem (subito convertita
alle auto blu, come tutti gli aspiranti ladri), convinta che la
stanno avvelendando, certissima che c'è una cospirazione mondiale
contro loro quattro disperati, dispostissima a prendere ordini via
internet da un comico al climaterio, fierissima di non sapere fare
assolutamente un cazzo, per dirla con l'esimio professor Becchi
quello della “prorogatio”. Ma chi è che, sano di mente, dà
credito a due capigruppo che sembrano lei un'oca nera e lui un
salumiere? A questi qui, la appalti, la rivoluzione della politica?
Allora sei scemo, figlio mio.
E
non è affatto vero che il rifiuto del segretario PD fosse
sacrosanto: era pavloviano, lui o un altro era la stessa cosa,
proprio per statuto, si potrebbe dire se ce ne fosse uno autentico:
risultato, ci teniamo Monti e il suo stragismo fiscale chissà ancora
per quanto, puntellato proprio dai grillini, che evidentemente lo
ritengono preferibile a Bersani. Come rinnovo della politica è
davvero un capolavoro.
La
setta grillina è nata dietro un preciso presupposto: “ammazziamo
tutti e non trattiamo con nessuno su niente”. Dopodiché, se
sbarchi nelle istituzioni, non ti resta speranza: o sei coerente e
così ti sfasci contro il muro dell'intransigenza kantiana, tanto più
che le elezioni le hai vinte per così dire moralmente, ma sui numeri
hai fatto pari con gli altri due poli; oppure ti metti a trattare e
allora ti sfasci dall'interno.
Il
tutto è l'esatto contrario della democrazia e della politica, per le
quali vai nelle istituzioni per metterti d'accordo, il che non vuol
dire snaturarsi, vendersi, ma lo diventa solo se ti ostini a restare
chiuso nel bunker. Si stupisce, il Trav dal pensiero debole, perché
i grillini non hanno proposto neanche un nome al capo dello Stato: e
chi potevano proporre, se non ne hanno la minima idea? E poi, chi
l'ha detto che con un nome dei loro, da Dario Fo al prete fumato don
Gallo, “Napolitano sarebbe stato messo all'angolo”?
Travaglio
ha girato, come simpatia, l'intero spettro parlamentare di due
Repubbliche ma ancora non ha imparato niente; il suo richiamo
dell'ometto forte, che detesta specularmente in Berlusconi ma ama
perdutamente nel Grillo di turno, ha in sé qualcosa di patologico,
ma non lo rende più innocente e più savio della setta di dementi
che lui e gli spiccioli del suo giornaletto hanno finora pompato
senza riserve, né ritegno, fino a ieri. Adesso, dare a questi dei
cretini suona delizioso, come per tutti quelli che rompono lo
specchio, che incolpano il primo che passa di quello che sono loro
stessi. Certo, come ha scritto qualcuno nella pagina facebook di uno
di questi portavoce del delirio, “voi tanto cascate sempre in piedi
e vi trovate un'altra parrocchia”. I grillini vanno già a
sfasciarsi, e non era difficile prevederlo. Gli strafatti si guardano
intorno, alla ricerca di un nuovo partitello fondato da qualche toga
fallita o, chissà, al tanto detestato PD, ormai debersanizzato. Non
avevano cervello né vergogna, e quindi troveranno di che riciclarsi.
Molti, frustrati, lunatici, fanatici, ex grillini, crederanno alla
solita fola degli onesti, senza aver mai letto Simenon: “Imbecille,
un uomo onesto non passa la vita a ripetere che lo è!”. E il gioco
ricomincerà. Ma sarà difficile che le menti deboli, o interessate,
del Fatto trovino ancora un “movimento” così adatto, così degno
di loro.
Staordinaria analisi. Impietosa e iperealista. Ma quanto fa male sopportare questi stronzi sulla propria pelle ... Peppe Barresi
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