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I ROLLING STONES


Andrea Orlandini – Luca Polese Remaggi
I ROLLING STONES
(Ediesse/Fondamenti)
C'è un parallelo, un'analogia tra il documentario Crossfile Hurricanes e il libro sui Rolling Stones di Andrea “Orla” Orlandini e Luca Polese Remaggi. Entrambe le opere si concentrano sui primi 20 anni della band, come se il destino, una volta superato lo scoglio dei fine '70, fosse stato sconfitto per sempre, annichilito, ridotto a una spirale incapace di fermarsi. I Rolling Stones sono ancora in pista, più che mai (come auspicato nell'epilogo del libro), ma, allo stesso tempo, vitali fin che si vuole ricordano, possono ricordare delle proiezioni di se stessi, fantasmi allucinati, sempre più avvizzitti e orgogliosi che non possono smettere di suonare, di esibirsi, di ballare, neppure dopo morti.
Andrea e Luca hanno messo insieme “l'ennesimo” libro sugli Stones (e chi scrive ne sa qualcosa...) che però ennesimo non è, che si legge di corsa e con piacere, e poi si può benissimo rileggere e anche consultare: uno studio al crocicchio tra il racconto, la biografia, il manuale, la classica miniera di informazioni, di considerazioni musicali, che però si inquadra in un tessuto narrativo. Secco, preciso, senza fronzoli e quindi leggibile, leggibilissimo. Per chi gli Stones si conosce, è ritrovare certi vecchi amici nel piacere di un documentario narrato; per chi li sa “per sentito dire”, questo, così preciso, così ricco e insieme appassionato, potrebbe essere il modo migliore da cui partire, meglio che nelle varie autobiografie dei protagonisti. Questo libro ha un pregio su tutti: è ambizioso ma non saccente, non prepotente, conduce chi lo legge alla scoperta di una entità che ha saputo davvero dirottare l'orbita culturale del mondo, partendo dalla musica. Dal rock. Ed è felice, e opportuna, anche l'idea di corredare, qua e là, il flusso delle infinite stagioni dei Rolling Stones con brevi, fulminei riquadrati che illustrano in sintesi un genere musicale – sia il soul, il reggae, il punk – come tante stazioni attraversate, e terremotate, dal treno Rolling Stones.
Uno storico, Luca Pollese Remaggi, e un musicista, “Orla”, colonna della Bandabardò, sono riusciti a fondere insieme le rispettive radici a comporre un lavoro così bilanciato, rigoroso, preciso, che, proprio come una canzone riuscita, prende elementi già noti e costruisce qualche cosa di inedito, di personale e di bello, anche nella veste grafica, lineare e curata. Il merito va anche all'editore, quell'Ediesse, emanazione della Cgil, che ha lanciato questa sottocollana di monografie per le quali la qualità non è un modo di dire ma una promessa mantenuta.

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