E
il sogno si stempera nella nostalgia intanto che invecchiamo. E le
nostre stagioni ingiallite ci sembrano più belle allontanandoci nel
vento, e per non perderle dobbiamo aggrapparci a quella musica. La
sua musica. La nostra vita. Battisti
era un genio, superbo come un genio, fragile come un genio, e solo
come un genio, alienato come un genio è morto. La sua è una
presenza che ci manca e insieme incombe. Non c'è bisogno di sprecare
parole per definire un genio: è qualcosa che senti nel respiro della
sua arte, una tenerezza che sconvolge, una creatività spiazzante,
l'autorevolezza di chi non ha rivali, tutte queste cose insieme. La
respiri, una canzone di Lucio. Non ha eredi, non ha emuli. Non può
essere di nessun altro. E lui lo sapeva, per questo era uscito dalla
mischia. Per questo voleva che a parlare fosse solo la sua musica e
solo per quella aspirava ad essere giudicato. E quando, a un
mercatino, senti fanciulle canterellare canzoni sue che hanno il
triplo dei loro anni, capisci che quelle canzoni ancora una volta
hanno sconfitto il tempo. E questo è il genio, qualcosa che non
passa e che però impregna di se' un'epoca. Dire Lucio Battisti vuol
dire stagioni che non sarebbero state le stesse senza di lui. E
respirandolo, da allora, io, tu, noi, tutti fummo altro, e adesso
siamo così. E quando conquistavamo il motorino, ci piaceva infilarci
nei budelli sordidi della città per poterne fuggire rintanandoci in
casa con una cassetta di Battisti: giravamo il nostro film, la musica
c'era già. E lo seguimmo nelle sue fughe indisponenti, dopo, quando
non voleva più emozionare “perchè costava”, perchè si sentiva
tradito, il suo genio lo aveva scaraventato nella paranoia ma lui
restava un albero da frutto musicale e qualsiasi pasticcio combinasse
ti arrivava all'anima. Ci bastava la speranza, Lucio, la speranza che
prima o poi tu tornassi... Ma tu eri un maestro di sentimenti mai
sentimentale, eri una persona dura e profonda, e da uomo duro e
profondo te ne sei andato, senza cercare consolazioni, coerente fino
in fondo a quello che avevi detto una volta: “So benissimo che mi
cercate finchè avrò succcesso, dopo nessuno si ricorderà più di
me”. Qui ti sbagliavi. Ci sottovalutavi. Noi non scorderemo un solo
momento in tua compagnia, perchè non abbiamo potuto mai sostituirla.
Stiamo invecchiando con te. Anche per te.
Il fatto è che con te nessuno poteva farla franca. Dimmi uno,
uno solo che può venire qui e dire questa cosa, "io con le
canzoni di Battisti non ci ho niente a che fare": ma va', una
ragnatela lunga come la nostra vita, dove sono finiti impigliati i nostri anni, gli
anni di tutti. Tu ascolti a caso e ti viene in mente tutto quel mondo
che ti girava intorno in quel momento, macchine, cose, amori, e la
tua età, la tua età che hai lasciato indietro ma era sufficiente
andare a risentire quelle canzoni e la ritrovavi, c'era ancora, era
la' che ti aspettava. Dentro quelle canzoni. Faceva venir voglia
d'esser giovane, Battisti. Non so come altro dire. Lucio, sembra una
cosa impossibile che non ci sei. Non c'eri mai ed eri sempre
presente. Adesso che manchi davvero, non pare possibile. Solo
un altro disco. Uno solo.
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