Da non credere (o forse sì). Si ascoltano sempre più voci, da
sinistra, appellarsi angosciate alla finanza, alla borsa, allo
spread, cioè tutte le entità delle quali a parole si
dice nemica. Ma se spread, borsa e finanza reagiscono di botto
impennandosi alla destituzione di Monti, significa che Monti è il
loro cocco. E allora come la mettiamo? La mettiamo che Berlusconi è
oggettivamente, indiscutibilmente impresentabile, ma il punto è che
chi è presentabile in Italia lo decidono tutti tranne che gli
italiani; lo dedicono la Merkel, la BCE, Obama, la FED, il Fondo
Monetario (e la Bildeberg, la Trilateral, la massoneria...). Monti, incaricato ad interim, e non ad libitum, ha
solo anticipato la sua uscita di un mese scarso: basta, a far
collasssare i mitici mercati che tanto angosciano l'ex, molto ex
comunista Napolitano? No, non basta, la reazione è chiaramente
drogata, drogata di chiacchiere da pianerottolo finanziario, non prendiamoci in giro: è che Monti ha da restare,
continuando a indebolire gli italiani, a renderli più che mai dipendenti da queste illogiche perverse, a scavare la loro disperazione.
E tutto in esclusivo ossequio ai mercati, lo spread, la borsa, la
finanza. Ma che razza di paese è diventato questo, senza più un
refolo d'orgolio nazionale? Ma voi ci credete, come racconta il tg di
Mentana, attualmente il più squallido e il più schierato, che Monti
a Milano è stato assaltato da folle piangenti che lanciando fiori al
suo passeggio esalavano “Non te ne andare, resisti, fallo per
noi?”. Siamo oltre la menzogna, siamo alla puttanata patetica. Vale
la pena di ripetersi: chi decide, in Italia, chi è presentabile (e
di conseguenza eletto) o meno? E se non sono gli italiani a decidere,
se è una nuvola chiamata “spread”, a cosa cazzo servono primarie,
campagne elettorali, elezioni? Da non credere, o forse sì, se il
Wall Street Journal, l'organo della borsa americana, auspica una
“larghissima affermazione di Mr. Bersani”. Con o senza Vendola,
il comunista che sostiene di essere contro la finanza. Lo sostiene.
Dalle parti di Wall Street, qualcuno si domanderà: ma chi è questo
curioso generico utilità?
Mah, da quello che ho capito(leggendo vari giornali stranieri) lo spread dipende dall'instabilità politica. Cioè agli squali della finanza, in teoria non gliene frega nulla se al governo c'è Monti o qualcun altro, ma semplicemente attaccano quando c'è un governo in crisi, e incapace di prendere decisioni.
RispondiEliminaUn Paese destinato a rimanere praticamente senza governo per 2 mesi, è come un pollo indifeso da spennare, è molto più vulnerabile di un paese con un governo in grado di reagire alla speculazione con provvedimenti rapidi!
sbaglio??
Ma in questo caso, quello che proprio non si rivuole è Berlusconi. E non certo per motivi etici
Eliminaoppure si vuole approfittare del periodo senza governo!
Eliminatanto Berlusconi a questo giro probabilmente non ha la benchè minima chance di farcela
credo anche io. ha contro mercati e vaticano. tuttavia non sottovaluterei, e lo dico con distaccata apprensione, i generosi errori che la sinistra dei giullari e degli intellettuali ha già cominciato a profondere
EliminaBerlusconi a parte (che è impresentabile ad ogni livello e pensa solo ai suoi intressi) qui non è un problema di orgoglio nazionale...abbiamo un debito pubblico enorme e una crescita pari a zero da anni (ora sottozero e tale destinata a restare per un bel po'), una classe politica aggrappata ai suoi nefasti privilegi e incapace di qualunque vera riforma (le province alla fine rimarranno, quale fulgido esempio di come la casta protegga le proprie mangiatoie, destra e sinistra insieme...), siamo in mezzo a una crisi economica epocale aggravata in Europa da una sciagurata stretta fiscale senza precdenti(la "cura letale" imposta da Berlino e attuata con puntiglio dall'orrendo governo Monti), un sistema bancario pieno di crediti inesigibili e che non finanzia più le imprese e le famiglie, un sistema economico/produttivo che viene fatto a pezzi giorno dopo giorno, il tenore di vita dei più che peggiora inesorabilmente, il 30% degli italiani a rischio povertà...questa è l'amara realtà e c'è solo da fare una cosa EMIGRARE !
RispondiEliminaappellarsi all'orgoglio nazionale è inutile !
....vedrete cosa succederà nel 2013 quando si dovrà iniziare ad attuare il c.d. fiscal compact ossia il nuovo patto fiscale europeo, voluto da Berlino of course.... per i prossimi venti anni dovremo ridurre lo stock del debito di quasi 45 miliardi all'anno ah ah ah ah ah ah ah non sentite la risata mefistofelica di Monti ?
Emigrare o perire, tertium non datur...
Forrest Gump