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UN MIRACOLO

 
Mi chiamo C. e, per scelta e per vizio, mi trovo ad insegnare (...). I ragazzi hanno esperienze scolastiche pregresse devastanti, odiano la scuola e sono molto schietti nel manifestare il loro disinteresse per ogni forma che, pur lontanamente, possa considerarsi culturale. E, mi creda, non è questione di provenienza sociale. Nei Licei non è diverso: qui è solo più evidente. La collega di italiano ha imposto loro di leggere un libro e tutti si sono rifiutati. I più arditi hanno portato un riassunto copiato da Internet. Gli altri hanno scosso le spalle.
Tra questi un Lucio Battisti dipendente, che, di quando in quando, mentre gli altri si assordano e si isolano dentro le cuffiette, si lancia nel tremendo acuto di “fiori rosa, fiori di pesco”. Gli ho fatto arrivare a scuola, tramite Amazon, una copia del Suo libro su Lucio Battisti e – voilà – stamattina, alle 7 e 40, mi ha ringraziato del regalo, confessando che è il primo libro che abbia mai letto.
E’ un miracolo.
Sono così commossa e felice che lo farei sapere persino a Lucio Battisti.
Grazie di cuore.
Firmata
 
Il miracolo l'ha fatto Lucio. E anche tu. Verrei di corsa, nella tua scuola, ad incontrare quei ragazzi, a raccontare che le parole (e la musica) dirottano la vita. La salvano, a volte.

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