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RACCOLTA INDIFFERENZIATA

Go Monti go, go
 
Pare assurdo, indecente, ma tutti si litigano l'uomo che ha distrutto l'Italia. Non lo dice più solo qualche sciocco rancoroso, come l'animatore di questo blog, o delirante, come Grillo, o nullafacente, come i noglobal. Non lo dicono solo i tecnici come Giannino o Sapelli, non solo i giornali stranieri come il Financial Times e il Telegraph, non solo gli analisti di Borsa (due amici interpellati solo ieri, uno a Milano e uno a Londra, e si mettevano le mani nei capelli). Non lo dicono solo alcune decine di suicidi, parecchie decine di migliaia di aziende uccise, svariate decine di milioni di italiani rovinati. Lo dice la piatta logica dei risultati, il gelido raziocinio della constatazione: Monti ha ammazzato il paese per salvare le banche, è un esecutore, un eurocrate capace di infliggere agli italiani disastri che finiremo di scontare, secondo le stime più recenti, non prima del 2017. Eppure Berlusconi e Bersani sono concordi nel volerlo a tutti i costi, non parliamo di Casini. Monti, l'inetto, sciagurato Monti come elemento di aggregazione, polo in grado di decidere l'assetto del potere futuro. Ma che senso ha? Voi avete mai trovato un solo italiano dall'equilibrio mentale decente soddisfatto di Monti? E allora che razza di democrazia sarebbe questa, e in cosa la rispecchierebbero i partiti? Dice il Cavaliere: Monti deve candidarsi alla guida dei moderati, lui ha proseguito il mio lavoro. Forse è per questo che l'ha sfiduciato. E Bersani: per Monti il posto nel mio governo è prenotato. Forse è per questo che ha girato per un mese le piazze di tutta Italia promettendo cambiamento. Quanto a dire non Monti in sé, non per costruire qualcosa ma per distruggere quell'altro e se in mezzo ci resta il paese, al diavolo il paese. I partiti, o meglio i leader, più o meno in decadimento organico, pensano per se stessi e del paese non hanno alcuna percezione né preoccupazione. Come si possa andare a votare per uno o l'altro di due schieramenti che si contendono un incapace, e che dovrebbero se non altro nutrire idee diverse su come uscire da una crisi tragica, è un altro arcano, un enigma avvolto in un mistero. Ma gli italiani andranno a votare, a raccolta indifferenziata, credendo di dividersi mentre voteranno indifferentemene per lo stesso prodotto avariato che li ha rovinati. E allora vuol dire che hanno ragione quelli che il popolo lo rovinano, naturalmente facendogli pagare, ma carissima, la prestazione. Si vede proprio che il popolo ha cosa merita, e niente di più e niente di meno.

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