E' difficile dire quanto
esito potrà sortire l'ennesimo sparigliare le carte del redivivo
Berlusconi, che si appresta a far cadere Monti. Se mi chiedessero un
pronostico, lo confonderei con un auspicio: poco e niente. E così,
le pagliacciate per le prossime elezioni sono due: il Cavaliere e il
Grillo; tutto il resto è mediocrità, nella migliore delle ipotesi.
A forza di gridare al cambiamento, cambierà meno di niente, meno
delle altre volte a cominciare dal modo di votare, al netto di
qualche faccetta nuova dei soliti giovani parassiti, nati già
decrepiti. Se la Francia come icona ha la Marianna, se l'America ha
la Statua della Libertà, noi dobbiamo contentarci della Bindi. Però
qualcosa su questa improbabile, incredibile e però effettiva risacca
berlusconiana, va pur detto. Così come, un anno fa, si disse, e si è
continuato a ripetere per tutto un anno, che l'avvento del Mollusco
Carnivoro si doveva a Berlusconi, allo sfascio che aveva lasciato,allo stesso modo il ritorno di
quest'ultimo si deve a Monti. Perché se questo incompetente,
sciocco, presuntuoso, mediocrissimo “tecnico”, oltre a
distruggere il poco rimasto in piedi sotto continue grandinate di
tasse, avesse pure saputo impostare qualcosa per il presente,
Berlusconi non avrebbe potuto nemmeno pensare di tornare di nuovo.
Invece lui ha scelto quello che si annuncia il Natale più triste dai
tempi della guerra, con tutti gli indicatori in ribasso, nessuno
escluso – e lasciamo pur pedere, per carità d'Iddio, questa
rottura di coglioni dello spread, che è roba più da metafisica che
da realtà. I disoccupati sono cresciuti di un altro milione, il pil
scende più del previsto (o dell'annunciato), le prospettive di
ricrescita si allontanano, il costo del lavoro è l'unico in Europa a
non essere sceso, le promesse di tagli alla burocrazia sono state
disattese, la spesa pubblica non è stata sostanzialmente toccata, il
paese è peggio che depresso: è rassegnato. Qui Berlusconi
s'incunea, cavalcando lo scontento e annunciando le solite
improbabili mirabilie. C'è da stupirsi? No, se mai c'è da stupirsi
che la gente rinunci a prendersi uno straccio al mercato perché ha
da pagare l'Imu. Questo sì che è pazzesco, assurdo, demenziale,
incredibile, inaccettabile, irreale, surreale, metafisico e però
vero. Più dell'eterno ritorno del Cavaliere.
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