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MORE SOLITO

Schettino for president

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Perché sarebbe stato conveniente fallire? Perché era l'unica occasione per ripartire da zero, assumendosi ciascuno una quota di responsabilità di una bancarotta che non lasciava altri margini di spreco. Invece con la macelleria tributaria del Mollusco Carnivoro i poveri sprofondano o si uccidono, i conti si pareggiano (“strutturalmente”, che è una fregnaccia degna di Wanna Marchi) e ad essere contenti sono la Merkel, i potentati finanziari, il Leviatano europeo. E i politici, naturalmente. Dopo il massacro di Monti, nessuno parla più di riforme, di tagli dei parlamentari, di abbattimento delle malagestioni. Il sistema di potere sa di poter tirare avanti ancora come prima dopo le panacee velenose del governo – ed è perciò che lo ha sostenuto. L'impressione, del tutto illusoria, è che questo sfacelo “sia servito”, abbia rimesso a posto il paese, lo abbia aggiustato: ergo, si può continuare come prima, esattamente come accadde dopo le manovre Ciampi-Amato che, anche 20 anni fa, pretesero di salvare l'Italia e salvarono invece solo i suoi boiardi e la sua irresponsabilità diffusa. Oggi siamo all'oggi, la storia si ripete, sempre un po' più farsa. Ma la farsa è tragica. Hanno tagliato una trentina di inutili province su 90 e quelle poche strepitano, i loro parassiti, gonfalone in mano, si rotolano come epilettici: non eravamo, tutti, sul ciglio della distruzione irreversibile, non eravamo tutti chiamati a sacrifici inderogabili e drammatici? Le scene vergognose, senza dignità, di presidenti e assessori di provincia dimostrano che no, non lo eravamo o comunque la nottata è passata, almeno come percezione. In realtà siamo falliti senza esserlo, e nella distruzione ci stiamo entrando più che mai. Però da tarantolati irresponsabili, more solito. Siamo allo status quo, cioè allo stato ladro.

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