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MA IL CARRO 5STELLE SALTA IN ARIA



Si sa: scalare il carro dei vincitori è lo sport nazionale. Per cui tutti alla bagarre per salire sul 5stelle. Ma vincitore di cosa, poi? “Primo partito in Sicilia”, e sai che soddisfazione. Sì, ma proiettato su base nazionale... Queste proiezioni, che poi ciascuno si manipola come gli pare, ricordano un po' la notorietà ai tempi di twitter, roba molto gassosa, opinabile, transeunte. Di certo c'è che il Grillo natatorio pensava di sbancare e, piaccia o non piaccia, la Regione è andata al già fin troppo garrulo Crocetta, con annesso Maestro Battiato e che Kundalini aiuti i siciliani. Se poi si va a vedere questo fantomatico “Movimento”, tutto internet e arcani messaggi, si assiste all'inedito spettacolo di un partito già mangiato dalle faide prima ancora di coagularsi: non hanno candidati credibili, accertati, e già volano gli stracci, i coltelli, le fatwa. Grillo contro le infoiate (parole sue) che osano andare in televisione, la Salsi “troia, bagnata, venduta, comprata, cavalla, Belen” (parole dei grillini democratici) contro il suo stesso movimento, paragonato a Scientology, il dissidente Favia che, accusato di sobillare la bella addormentata a 5stelle, sdegnosamente smentisce, il santone che detta le tavole della Legge mediatica, tutto un gran casino che ricorda il caos primordiale. E sempre il Marchese del Grillo che, dall'ovunque e in nessun luogo del suo blog, ammette candidamente di non saper chi mandare in Parlamento. Ma forse mette il carro davanti ai buoi. Di qui a primavera, la strada è breve e lunga insieme, di cose possono succederne e il Movimento-polveriera, continuando così, gassoso, ma di una miscela infiammabile, è facile che imploda (o esploda, è lo stesso). Anche perché tutti si parlano addosso e gli uni contro gli altri, ma – fatte salve le bellurie e le allucinazioni del duo di padri padroni, con dietro qualche padrino – di idee, di programmi, di soluzioni nessuno parla più. Ci penserà la rete autoregolante, ci penserà la Grande Madre Gegia.

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