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LO SCRIGNO

Mi sento cercarvi

LO SCRIGNO
Non vi ho mai perso. Nessuno è rimasto indietro. Ci siete tutti, con le vostre parole, i vostri gesti. Quando sono stanco, davvero steso a terra, mi sento cercarvi e ancora torna la voglia di salpare, allo sbando nel ricordo. Voi siete nel mio cuore imprigionati. Tutti, non ne manca uno. Anime allampanate, così grandi mentre smaniate, impazienti di andare. Univate alle mie le confusioni vostre. Fotografie non ho, ma credete: non servono. Come noi più nessuno, e se guardate bene siamo rimasti là, nelle strade colme della nostra noia. In controluce siamo, nel pulviscolo antico, ostinati fantasmi. Echi di una speranza. Vi dovevo questo, per la vita scambiata. Il mio passato è oggi, è domani, è tra dieci anni. E’ quello che non passa, chiuso in me. Lo scrigno che nessuno può violare. Non un sogno: qualcosa che c'è stato, reale, e resta ancora, sepolto sotto strati di paura. Siete voi, amici miei. Siamo noi, le nostre scorribande all'assalto di tutti e di nessuno nel mare di una città che non s'accorge quanto l'amiamo, teneri pirati. Non c'è chi può rubarvi, questo è certo. Non c'è chi può arrivarmi dentro il cuore. Sia nostalgia o rabbia, siete lì. Treni persi e presi, amici miei. Pezzi di vita mia, lasciati mai. Torno a trovarvi, voglio star con voi.

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