Tanto
per non sottrarmi. Tra polizia e manifestanti, non salvo nessuno. La
sbirraglia che pesta in faccia è naturalmente inquietante - dopo
Genova, la polizia non smetterà mai di scontare la sua Nemesi. E
grottesco è il balletto del fumogeno aria-terra, o terra-aria,
sparacchiato alla cazzo (da chi?) dal o sul ministero di Giustizia.
Né il Mollusco Carnivoro che comanda adesso pare tipo da
preoccuparsi per simili dettagli: una relazione finanziaria vale
infinitamente di più (meglio ancora se sballata, come nel costume di
questo incapace spacciato per tecnico). Però non capisco su quale
Tavola della Legge stia scritto che i manifestanti debbano essere
ontologicamente liberi di spaccare tutto, anche le teste, e come tali
osannati come esponenti di “una protesta pulita”, per dirla come
Bersani ad un comizio cui ho assistito. Protesta pulita quella? Se a
chiedergli conto di qualsiasi cosa, più che slogan cazzari non si
ascoltano! Oltretutto, questi valorosi non si accorgono di cadere
nelle provocazioni del Mollusco Carnivoro; perché Monti provoca
continuamente, basta sentire quello che dice. Il casino lo cerca, gli
fa comodo, come fa comodo ad ogni demagogo e si può essere demagoghi
anche in modo gelido, anche senza le sparate di Grillo.
E
non capisco perché si invochi il riconoscimento diretto solo per gli
sbirri, quando in Italia nessun essere preposto a qualsivoglia
funzione pubblica risulta identificabile (“Lucia” o “Gennaro”
sul cartellino appuntato non è una cosa seria), impunità che
assicura la piena libertà, secondo ispirazione, di vessare i
cittadini-sudditi. In Italia per essere immuni a tutto basta avere
una carica da scopino comunale in su.
Se
tanto ci dà tanto, se codesta ha da essere democrazia, benissimo,
adesso identificateli tutti, gli sbirri; ma, allora, mi par di
ricordare, va applicata pure la regola che vieta di mascherarsi con
caschi e passamontagna per scendere in strada, vieppiù muniti di
sassi, mazzafionde, spranghe ed altri fiori dell'amore. Perché
sempre solo a senso unico? Perché solo qui, da 50 anni? Perbacco, ma
perché qui vige il diritto mammifero, tutti sono figli e tutti i
figli hanno una mamma e son tutte belle le mamme-coraggio del mondo
(qualcuno ha pure il babbo chef che lo fa vivere nella crema). Perché
qui la protesta è estetica, coreografica, fine a se stessa, un
significante non in cerca di un significato. Perché, non prendiamoci
in giro, non c'è governo che possa rinunciare al populismo da “i
giovani, gli studenti hanno sempre ragione”. Che poi i fermati (per
pochi minuti, giusto il tempo di un caffè) coincidano con i firmati,
i griffati, è un valore aggiunto, una ricorrenza storica in forma di
farsa.
Fila,
così? Mica tanto, penso io. Controllare, sanzionare e cacciare i
fuori controllo nei corpi di sicurezza è sacrosanto; chiudere gli
occhi sui pischelletti analfabeti, sul loro baloccarsi con proteste
egolatriche, non mi pare proprio. È solo opportunistico. Parole al
vento, comunque. I social network in questi giorni scoppiano,
rigurgitano di doppia morale. E città e villaggi “reali”,
invece, pure. Al Duomo di Fermo, per la sacrosanta giornata degli
Studenti, o della Scuola, o della Protesta Scolastica Mondiale, non
ricordo bene, il Comune ha piazzato due megamplificatori: e giù con
la solita rottura di coglioni di Faber a tutto volume (aveva ragione
Lucio Battisti, De André è roba da liceali), e pomiciate e fumate e
pizza a tutto andare. Va benissimo, per carità, essere giovani è un
diritto e dà luogo a tutti i diritti, primo dei quali quello ad
essere invidiati. Ma non venissero a parlarmi di protesta, men che
meno ragionata. C'era un pirla che urlava: “No all'abolizione
dell'articolo 18!” e già lo vedevi, stilisticamente,
esteticamente, destinato a leccare il culo di quanti più politicanti
gli sarebbe riuscito di intercettare nella vita. Questi sono i
rivoluzionari che sognano la pensione ancora adolescenti. Gli altri
non lo ascoltavano neanche: dalla finestra di mio fratello, più che
urla microfonate di giubilo sotto la cattedrale (“Porcoddiooo!”)
e tarantelle bum bum, non si scorgeva. L'ho fatta troppo lunga,
andassero tutti affanculo, compreso il fumogeno, ma per favore almeno
noi vecchi cerchiamo di restare decenti, non dementi.
Commenti
Posta un commento