Non è per fare il bastian contrario a
tutti i costi, come Montanelli che per inciso da un po' di tempo più
lo rileggo e più mi va sulle balle, con la sua prosa ampollosa che fingeva d'esser semplice, con il suo pseudoindipendentismo, con la sua ostentata sudditanza "al lettore e solo a quello" (ma quando mai). Ma io sto con la galera ai
giornalisti. Idealmente, quella legge la voto. E non tanto perché
vedere qualche padreterno che finisce dentro, si chiami Sallusti,
Mauro, Mentana, Feltri, Travaglio, Santoro, Belpietro o chi vi pare,
non mi turberebbe lontanamente e invece mi provocherebbe un moderato
divertimento: sono tutti, e sottolineo tutti, nessuno escluso, odiosissimi, untuosissimi e raccomandatissimi pupazzetti della politica, figli di vittime e/o carnefici, figli di cognomi. Del resto, quando finisce nei guai uno
dei 50mila schiavi dell'informazione in Italia, nessuno di loro si
scompone. Quindi, non vedo perchè farsene un problema per chi ha la
scorta e i milioni. Ma
la vera ragione, è che lo vorrei vedere, qualche giornalista
sbattuto dentro da qualche giudice. E non per clamorosi svarioni, per
diffamazioni patenti, per campagne demolitorie concalamate. Ma per
sfumature opinabili, per avere preceduto o magari illuminato la
magistratura, perché non ha santi nel paradiso dei giudici. Lo
vorrei vedere, allora, un qualsiasi giornalista carcerato sotto gli
occhi del mondo, come succede in Corea del Nord, Cuba, in Russia (se
non li uccidono prima) e in altri paesi avanzati. Così finalmente il
mondo si accorgerebbe che in galera, per reati d'opinione, non si
andava sotto quel puttaniere debosciato e ladrissimo di Berlusconi, ma sotto il
sobrio, disinteressato, distaccato, tecnico Monti. Mentre gentaglia come Corona va ai servizi sociali. Va bene così?
mi chiedevo giusto oggi, dove fossero coloro che gridavano al regime, ogni volta che Berlusconi dava addosso alla stampa "stalinista"...
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