Non può essere vero |
MARUCCIO, TANTO CARUCCIO
Non si fa in tempo ad
affezionarsi ad un nuovo eroe, che già un altro ne prende il posto.
Appassito Fiorito, tocca a Maruccio, questo giovane, ma solo di
anagrafe, avvocato calabrese dell'Italia dei Valori, una specie di
lucertolone, un alieno da X Files, roba incredibile. Il video in cui
Maruccio difende la sua passione politica è già un cult,
giustamente: è stato preso con un sorcio in bocca da 700mila euro,
roba del partito personale di Tonino, fatta sparire. Si vede che
dalle parti del consiglio regionale del Lazio la consuetudine era
questa, chi non arraffa un frescone è. Solo che questa frattaglia
ambulante dell'Italia dei Visceri non è uno qualsiasi, è
“l'avvocato di Di Pietro”, pensa un po', e a vedere il video si
capisce che il leader non è un uomo cui la corteccia cerebrale
funziona tanto bene: andiamo, c'è un limite a tutto, anche il più
povero dei poveri di spirito (a meno che non scriva sul Fatto,
giornale quando occorre distratto) si accorge, a pelle, che c'è
qualcosa che non va, molto che non va in questo lady Gaga della
cosiddetta politica. Di Pietro, no: e così, spunta fuori l'ennesimo
arraffone e arruffone (per non contare i voltagabbana) dell'IDV, col
capo che, per l'ennesima volta, si scusa via internet: l'abbiamo
subito sospeso, non potevamo immaginare. Non potevate? No, forse no,
forse Maruccio, la cui disinvoltura era ampiamente nota a Palazzo, è
la normalità (anche) in casa vostra (per referenze, consultare
l'allucinante rosario di mascalzoni ricostruito da Filippo Facci su
Libero). Ma questa non è una attenuante, è la peggiore delle
aggravanti, Di Pietro è uno che carica con la carriola, credendo poi
di gestire l'immondizia. Ai tempi della mia infatuazione legalitaria,
mi trovai in mezzo ad altra gente del suo movimento: io scrivevo
gratis, per un portale (e mannaggia a Travaglio che mi ci aveva
dirottato). Dopo un po' finirono a rinfacciarsi il furto della cassa.
Saltò fuori un curriculum esemplare, in un certo senso,
dell'ennesimo dipietrino farabutto, mi chiamarono anche i carabinieri
per deporre, ma che altro potevo rispondere se non di averlo mandato
all'inferno appena sgorgata la fogna e di averci, come al solito,
rimesso di tasca mia?
Poi dalle parti del
Mucchio, giornaletto a fondo perduto, e del suo forum di mosche
cocchiere avevano anche il coraggio di stupirsi della mia abiura
democratica e legalitaria. No, mi ero semplicemente tolto da questi
circhi ambulanti e maleodoranti, diffusi nell'antipolitica quanto
nella politica, nel mondo dei Maruccio come in quello dei Cetto
Laqualunque. Peccato, a quest'ora potevo stare anch'io in qualche
consiglio regionale.
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