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CAMPO FIORITO

Daje de panza

CAMPO FIORITO
E così è successo quel che doveva succedere, mamma Fiorito, coratella de mamma, ha telefonato in diretta alla D'Urso seppellendola sotto una tempesta d'improperi, perché così nun se fa, povero Franchino suo. Lasciamo pure coratella de mamma ai suoi deliri ciociari, e facciamoci qualche altra domanda: perché i Fiorito, gente che riesce a mangiare tanto da ingrassare ulteriormente, non spuntano da soli. Chi li ha candidati, i Fiorito, chi gli ha permesso, indisturbati, di segnare i record di preferenze, chi se li è tenuti a grufolare per venticinque anni, come da diretta ammissione dell'interessato? Chi ha inventato e imposto le Minetti o le consigliere regionali che dicono “Lei ha mai visto un politico pagare qualcosa?” per giustificare un aperitivo da 9000 euro? Chi non ha mai visto, controllato, obiettato niente? Chi non si scompone per le 11, diconsi undici, ville del "federale di Anagni" e per un pelo non se ne faceva un'altra in Costa Azzurra, o per le sfilate di Nicole Minetti a culo per aria? E inoltre: chi li ha votati, e rivotati, e come, e perché? La cosiddetta società civile, che oggi si straccia le vesti, non ha diritto a niente, men che meno all'indignazione, perché è proprio lei che ha permesso lo sconcio di certi soggetti finiti ad incarnare, abbondantemente, le istituzioni. I Fiorito non nascono dal nulla, prima bisogna concimare il campo. 

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