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LA LITURGIA

Eh, beh, come si fa a non andare?

LA LITURGIA
Io non lo so quanti, tra i 20 mila o miliardi andati a “vedere” la bara, conoscessero qualcosa del cardinale Martini, della sua cattedra dei non credenti, delle sue esegesi di biblista eccetera. Senza dubbio molti non ne sapevano assolutamente niente e sono andati così, perché era successo qualcosa, era morto qualcuno e ne parlava la televisione. Altri ci sono andati forti della loro ingenua e semplicistica disinformazione, credendo confusamente al mito del cardinale ateo e comunista, “nemico” del papa e “amico” di Travaglio. Non pochi, poi, conoscendoli, i milanesi megalomani, diversi dai distratti, convinti che sia loro compito, laico e democratico, prendere parte alla liturgia in Duomo, corroborare l'evento “rendendo omaggio” a una figura rilevante della città ma anche, non ultimo, sperando di vedere da vicino “il” Borrelli, “il” Colombo, “il” Pisapia, “il” Dario Fo e tutta la gentina bella che, da sempre, li fa sognare, li fa sentire migliori, progressisti, colti, informati e sempre e comunque meneghini. Questi sono i più imbecilli e i più ipocriti, snob come possono esserlo i milanesi ma con la provinciale speranza in coeur di riconoscersi, l'indomani, di sfondo in una foto pubblicata dal Corriere (o da Repubblica, edizione Milano).

Commenti

  1. pensa che a 18 anni stavo in collegio e fui mandato come gli altri a colloquio inviduale con lui. ricordo una noia profondissima ma soprattutto un'insofferenza che non seppi tenere a bada e come andò andò.

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