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HO SOLO QUESTO



HO SOLO QUESTO
Sono andato così, con la testa sotto l'acqua, una volta di troppo, una volta di più, domani starò male ma oggi ero felice, son passato così, lungo un viale ciclabile, si sono accesi i lampioni e c'ero solo io, un merlo m'ha guardato poi è volato via, io lì come uno scemo a farmi compagnia ma non mi riusciva bene, c'erano le rondini però non le sentivo, c'erano due uomini ma io non li vedevo, neanche loro mi vedevano, mi sentivo invecchiare come fanno i bambini, mi sentivo sbiadire, cancellare dentro, son risalito in macchina, c'era una canzone, non ho capito se le gocce erano sul vetro o sui miei occhi. E non lo so se è giusto tirarvi in faccia questi pezzi di pensieri, queste schegge di segreti, queste confessioni indiscrete ma lo faccio, buttatele via, giocateci a pallone, ridete ad alta voce o scuotete la testa ma io ho solo questa mancanza, questa assenza, questo dolore e non posso fare a meno di offrirlo. Lo capite, che non posso? Lo capite?

Commenti

  1. NO Massimo.
    Io non le butto via queste tue schegge. Provo, semmai, a farle diventare parte di me, così come diventano tuoi i nostri dolori.
    Fin quando il dolore nasce dala sensibilità di chi ama la vita è giusto offrirlo, è giusto nutrirsi di esso e provare a trasformarlo in energia positiva.
    Un sincero abbraccio
    A.M.

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    Risposte
    1. vorrei poter conoscere chi mi arricchisce di queste parole.

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  2. Ciao Massimo, solo A.M. l’anonimo di prima.
    Non mi sono firmato per un senso di pudore o, se preferisci, di timidezza.
    Spesso quando nei post parli del tuo privato ho avuto la tentazione di commentare ma poi non l’ho fatto; oppure, solo in poche occasioni, ti ho scritto in privato.
    Oggi ho deciso di farlo, ho deciso di far sentire anche la mia voce e mi auguro che tanti altri si decidano a farlo anche loro per farti arricchire sempre di più.

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