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APRILE


Laura Fortin, Aprile

APRILE
Ogni tanto l'aria ancora taglia
Però il fiore che sono si risveglia
Ed il campo è un bagno di colori
E' di nuovo tempo di sognare...
Una giostra gira e com'è strano
L'odor di salmastro, il tuo respiro
Il rumore che fai: che mi vuoi dire?
Mare tu lo vedi, un pesce piange
La tua lingua mi lambisce i piedi
Il tuo sangue d'acqua infrange in schiuma
Scia lontana un gabbiano che chiama
Su una nebbia che copre la sabbia
Forse una finestra s'apre in cielo
Quasi un raggio già trafigge il velo
Dell'aprile nato dalle piogge
E il mio passo cede sulla rena
Con un filo di pena risalgo
Sulla strada e ho un'alga nella suola
E addosso il grave peso d'esser solo
Come è denso questo circo immenso
Che è la vita e non sai dargli un senso
Io non penso o cerco: sento, trovo
L'allegria del sole sul balcone
L'allegoria di isole di nasi
Illusi oltre un tepore di vetro
E il mio cuore non sa cosa vuole
Se restare lì rapito o volare
Sulla gente che non vede niente
Che non prova ciò che provo io
Ma è felice e non lo sa perchè
E sorride colle anime nude
Forse un po' intontita, rallentata
Dall'incanto che avverte nel vento
Da risorte piante finalmente
E le guardo e dentro è meno truce
Il mio atroce Mai. Tace un momento
Mentre il ricordo ricuce il ritardo
D'una luce in fondo anche per noi

Commenti

  1. Ho dei premi per il tuo blog... ^_^ http://fairyrainworld.blogspot.it/2012/04/blog-premiato-my-beautiful-blog-dardos.html

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